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Ricordo, memoria, Nice che dice boh e le budella graffiate.
Ciao a tutti, come state? Lo so, è tanto che non scrivo un post. Tanto, troppo (per alcuni…anzi, ne approfitto per ringraziare di cuore tutti colori che mi hanno inviato messaggi, in questi anni, di sostegno e di richiesta di



Un’Itaca – Kavafis e il dio della rondella
Stamattina ero in balcone, guardavo le montagne lontane e il sole batteva sulla casa di fronte, io mi godevo l’ombra e già che c’ero ho annaffiato la piantina di basilico che mi guardava triste. Leggevo alcune poesie di Kavafis e mi



Un sacco bello e un pensiero d’agosto
Ho sempre amato la filosofia – al liceo come ho già avuto modo di dire, ho amato il mio professore di filosofia – era ed è una materia appassionante, a volte fine a se stessa, una bella pippa mentale, ma



Il capitale umano e l’ultimo dei Mohicani
Qualche giorno fa è venuta fuori la notizia sul valore del capitale umano in Italia: per l’ISTAT sostanzialmente ogni italiano vale 342mila euro, mentre una donna italiana vale circa 231mila euro, ossia il 32,5% in meno (secondo dati del 2008).



Good Will Hunting e la relazione autentica
Ieri mi sono rivisto per l’ennesima volta questo film, meraviglioso, scritto da Ben Affleck e Matt Damon: Good Will Hunting. Un film del 1997 che quando uscì su Telepiù1 non persi l’occasione per registrarmelo. Quel VHS ce l’ho ancora, su



Belle e Sébastien, la leggerezza, gli occhi del bambino
Ieri sera mi sono visto “Belle e Sébastian”, il film. Mi sono messo comodo e mi sono lasciato andare alla fantasia e alla bellezza delle storie raccontate al cinema. Il film è filato via liscio liscio, ma durante lo spettacolo



Molto rumore per nulla, l’Italia e le azioni fisiche di Stanislavskij
In questi giorni sto lavorando assiduamente su “Molto rumore per nulla” di William Shakespeare, bhe, che dire, più studi Guglielmo, più te ne innamori. Ogni volta che leggo suoi testi rimango in visibilio, esterrefatto dalla sua grandezza e da quanta



Visibile, invisibile, gemme ed emozioni: il corpo dell’attore
Una delle prime regole che ti insegnano appena inizi un corso di recitazione è che il teatro si fa con il corpo e non con il cervello. Verità assoluta e verità meravigliosa. Il teatro è corpo, e come tale un



Teatri a teatro: metafore e fiori
Ho appena finito di mangiare della frutta, il cielo è blu, qualche nuvola passa sopra la mia testa e mi saluta, guardo le piante e mi sorprendo pensando ad una scena di Totò e Peppino vista qualche giorno prima in



Amo e desidero la spiritualità nell’arte!
In questi giorni continuo incessantemente a pormi quesiti sulla spiritualità. È un continuo farsi e disfarsi di domande, di dubbi, di letture e parole. A volte mi siedo sulle rive di un fiume e guardo il mondo che passa, cerco



La cultura del lavoro, l’arte e la costituzione
Spesso ripenso all’art.1 della Costituzione italiana: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.” Lasciamo perdere la seconda parte, vista l’empasse della politica e della



04-03-2012: l’empatia e la recitazione
“ Ma non ti senti un po’…”coglione”? ” Ieri mi è stata fatta questa domanda riguardo al mio lavoro. ” Certo mi sento sempre un po’ “coglione”! ” – rido. Dall’altra parte vedo che non ride. La domanda è seria.



Ben detto! Citazioni sulla recitazione
Quando leggo libri, o quando incappo in qualche frase che mi colpisce, me le appunto, le scrivo dietro a qualche scontrino, su un bloc notes, sulla mia moleskine, dove capita. Una delle seguenti me la sono scritta anche sulla buccia



Il Living Theatre, la loro Mission, le parole di Al Pacino
Cos’è il Living Theatre? In poche parole: è un gruppo teatrale americano fondato nel dopoguerra (1947) a New York da Julian Beck, giovane pittore della scuola espressionista astratta, e Judith Malina, studentessa della scuola di teatro di Erwin Piscator. Il loro



L’entusiasmo e il senso del divino
Stamattina mi sono svegliato è ho letto della morte di Whitney Houston. Ok, era una tragedia annunciata, era un’artista triste, depressa, addicted to drugs. Per certi versi un grandissimo talento tanto cristallino quanto, negli ultimi tempi, sprecato. “Aveva perso entusiasmo”,



Il poeta e il mondo: le parole di Wislawa Szymborska
1996. Le radio erano piene di “Killing me softly” dei Fugees, io amavo “1979” degli Smashing Pumkins, avevo appena comprato un cd di Tracy Chapman con all’interno “Give me one reason” (che poi era la vera ragione per cui avevo



Pierfrancesco Favino e la voglia di raccontare una storia
Nel post precedente ho parlato di attori e cantastorie. Proprio in relazione a questo concetto vi segnalo la puntata del 27 gennaio de “Le invasioni barbariche” con Pierfrancesco Favino (di cui ho già parlato in un altro post) che viene intervistato



Attori, cantastorie e memoria collettiva
Il 27 gennaio è il giorno della memoria. È il giorno dedicato ad una delle più grandi tragedie dell’Umanità. Quanto è importante il ricordo per l’essere umano? Ci sono eventi, date, periodi che passano alla storia, ma ci sono milioni



Artisti 7607, IMAIE e la tutela dei diritti degli artisti
Oggi ripropongo questo articolo tratto dal Corriere della Sera scritto da Simona De Santis il 12/01/2012 sulla situazione dell’IMAIE (Istituto sui diritti degli artisti interpreti esecutori di opere musicali, cinematografiche e audiovisive). Credo sia importante sostenere questa iniziativa e questa



Il gioco (dallo sport alle carte passando per il teatro) – da Huizinga a noi
Il teatro è sostanzialmente un gioco, un videogame fatto di carne, sangue, cuore e sudore. Sì, il teatro è un bellissimo gioco che può far piangere, ridere, pensare: a volte è straziante, altre volte noioso, in alcuni casi esilarante. E



“L’apprendistato teatrale al tempo dei dilettanti” di Anatolij Vasiliev
Ripropongo questo testo letto sul blog di Teatro Valle Occupato – per far crescere un’altra concezione della vita e dell’arte. Se non sapete cos’è la realtà “Teatro Valle Occupato” vi invito ad andare sul sito www.teatrovalleoccupato.it. Un’esperienza unica. Sono le parole



La maschera neutra – da Lecoq a Mario Monti al 2012
Qualche giorno fa stavo rileggendo i miei diari d’Accademia e mi sono sofferamto sulle lezioni con la maschera neutra del primo anno (con tanto di appunti di lettura di Lecoq). Rileggendo quelle pagine, mi avevano colpito. Quanto sono belli i



Segnato e in-segnato. Grazie, prof.!
Martedì scorso ho partecipato ad un funerale. Sono andato a rendere omaggio ad un mio professore del liceo, era il mio professore di storia e filosofia. Un grande uomo, una persona delicata, burbera a suo modo, un uomo che, nonostante



Gli attori e la nobiltà (d’animo)
L’ultimo post parlava di attori e aristocrazia e devo dire che già qualcuno ha cominciato a storcere il naso. Ma come? Un attore deve essere aristocratico?! Ma Luca, che dici? Che scrivi? Non le dire, certe boiate! Sì, lo so,



Gli attori sono persone del popolo o aristocratici?
Gli attori a che categoria, a che classe sociale appartengono? Gli avvocati, gli ingegneri, gli architetti li possiamo inserire all’interno di una categoria sociale, così i calzolai, fornai, i fruttivendoli etc. Un paio d’ore fa ne ho sentito parlare su



Da Modern Family a Walt Disney: realisti e sognatori
Amo molto i serial americani, quelli ben fatti, ben architettati, con storie ricche di tematiche, spesso hanno attori davvero di grande spessore. Una di queste serie, che io adoro pazzamente, è Modern Family (guardatelo, se non l’avete mai fatto, è



L’attore e il training – Le parole di Jurij Alschitz
Le parole di Jurij Alschitz sull’attore e sul training. Un grande Maestro. L’ATTORE E IL TRAINING di Jurij Alschitz Il tipo di training che dirigo io non ha direttamente a che fare col lavoro sulla parola, sulla voce, sulla plasticità



Cuore, Passione e Tecnica: qualcuno volò sul nido del cuculo
“Studiate, trovate tutti i migliori insegnanti e studiate con loro, lavorate sulla recitazione per poter recitare, ma non per diventare famosi o per soldi. Lavorate sulle scene. Non vale la pena se lo fate solo per i soldi. Dovete amare



Ué, ma che cos’è il gesto psicologico?
INTRO Pochi giorni fa, mentre ero per strada con il mio bell’Ipod a tutto volume (mi sa che stavo ascoltando Underdog dei Kasabian) mi ferma un ragazzo. Io mezzo rimbambito (erano le 9 del mattino, a quell’ora sono un mezzo



Le parole di Leo De Berardinis: il problema della cultura in Italia
Ecco le parole di Leo De Berardinis riguardo a cultura e impegno. Società e politica. Da leggere. “Il problema della cultura in Italia va risolto contestualmente ai problemi del lavoro, della sanità, della scuola e della corretta comunicazione. L’acquisizione della falsità



Alla ricerca dell’incredibile e del meraviglioso!
“Meraviglioso…il bene di una donna…che ama solo te…meravigliosoooo…” Ogni tanto mi sorprendo mentre canticchio questa stupenda canzone dei Negramaro (cover di Domenico Modugno). E ogni tanto mi chiedo perché sia tanto bella questa canzone, cosa nasconde, cosa c’è tra le



L’attore e la sua storia: etica, irriverenza, sogno e sperimentazione
Notizia: la sede parigina del settimanale satirico Charlie Hebdo, uscito oggi con un numero speciale ribattezzato Charia Hebdo (giocando con la parola sharia, ndr) con Maometto in prima pagina, è andata distrutta la scorsa notte in un incendio doloso. Il



La biomeccanica e i suoi principi
Cos’è la biomeccanica? Difficile a dirsi, difficile da descrivere. “Non è un sistema di recitazione, ma un allenamento globale dell’attore in funzione di un momento successivo che è la recitazione” scrive Fausto Malcovati. Bisogna provarla, la biomeccanica, bisogna farla, bisogna



I piloti, Stella Adler, i guerrieri e la paura
Sono tempi difficili: l’autunno è arrivato, i primi raffreddori, Roma si è allagata, la Liguria e il nord della Toscana sono in ginocchio, il sud-est della Turchia è stato devastato da un terremoto. La natura fa il suo corso. Così



La pigrizia e la mente che ci fotte: l’abitudine alle buone abitudini
“Ah, mannaggia, avrei potuto fare in modo diverso! Avrei potuto girarmi prima o camminare verso la porta! Merda merda merda!”. Quante volte ce lo siamo detti dopo le prove in teatro (o dopo un provino). Avremmo potuto fare le cose



Sono un bravo attore? La preoccupazione, la performance e la bravura
Una delle maggiori preoccupazioni dell’attore e soprattutto dell’allievo-attore riguarda la performance. Ed è una questione che non appartiene solo all’attore moderno, ma ha attraversato i secoli: anche Denis Diderot nel ‘700 ne parlava! E anche noi attori del XXI secolo



Perché facciamo teatro? Da Beigbeder a Jurij Alschitz.
Fare l’attore per me significa anzitutto essere presenti a ciò che si fa. Il direttore, in Accademia d’Arte, ci ripeteva spesso: “ricordatevi, ragazzi, non è importante fare ciò che si vuole, ma volere ciò che si fa”. Ho ragionato lungamente



Papà, t’ammazzo! I Maestri, Favino e una domenica mattina a Milano
Buongiorno a tutti voi che mi leggete. Buongiorno davvero. Oggi a Milano c’è il sole, l’aria è più fresca e c’è il blocco totale della circolazione delle auto. Sul mio pc sta suonando Ben Harper, Steve Jobs è morto da



Grotowski e i troubleshootings delle azioni fisiche
Dunque, abbiamo visto che vi sono sostanzialmente due macrotipologie di attori rispetto alle azioni fisiche. Tutti gli attori, però, si trovano di fronte ad un rischio comune. Ossia che queste azioni, dopo essere state ben organizzate e ben impostate, perdano



Grotowski e la costruzione delle azioni fisiche 2/2
In questa seconda parte avevo anticipato che avremmo parlato dei diversi approcci per costruire le azioni fisiche, che abbiamo già definito nella prima parte. Per iniziare, anzitutto, dobbiamo dire che esistono, a grandi linee, due differenti tipi di attori: l’attore



Grotowski e il significato delle azioni fisiche 1/2
Qualche giorno fa, mentre ero all’inaugurazione di una scuola di teatro, mi è stata posta questa domanda: “Senti, Luca, ma come fa un attore a dover rifare ogni sera la stessa scena e ogni sera deve far emozionare il pubblico?



Le parole di Uta Hagen sulla recitazione: attore rappresentativo vs attore presentativo
Ogni tanto mi piace rileggere le pagine di libri che ho in fondo alla libreria e dentro al cuore. E tra un appunto e l’altro rispolvero concetti e idee che trovo interessanti. Oggi vi propongo, sinteticamente, le parole di Uta



Le tipologie di attori e caratteri. Tu a quale appartieni?
Qualche giorno fa, mentre ero in un bar milanese, mi sono imbattuto in una rivista statunitense, di quelle patinate, era lì tutta sola che mi guardava e per curiosità me la sono sfogliata. Ad un certo un articolo ha catturato



Elizabeth Gilbert – Come nutrire il processo creativo ed il genio.
Chi non ha mai, almeno una volta nella sua vita, avuto una relazione malsana con la mitica Musa ispiratrice? Qualche tempo fa ho avuto modo di vedere il video di un discorso tenuto da Elizabeth Gilbert, l’autrice di “Eat, pray,



Stanislavskij e il significato della perezivanie
Su Kostantin Sergeevič Alekseev Stanislavskij e sul suo sistema o metodo (per chi volesse può leggere e studiare i due volumi “Il lavoro dell’attore su se stesso” e “Il lavoro dell’attore sul personaggio”) sono state scritte un sacco di pagine,



Quella dannata paura di essere se stessi
A Settembre tutto riparte, le vacanze terminano o stanno per terminare e ci sono sempre i buoni propositi per la stagione che viene e che, purtroppo in un battibaleno, va. Ad agosto, tra un mojito e bicchiere di vino, tra



Coraggio e condivisione: Shanghai e il mondiale di pallanuoto
Un bravo attore deve avere coraggio. Coraggio non per fare l’attore (che già ce ne vuole…visti i tempi), ma coraggio in scena. Un bravo attore non fa molto, non agisce di per sé, ma più spesso reagisce. E’ nella capacità



La lettura: benzina per un attore
Sono tornato pochi minuti fa da una libreria a due passi dalla mia camera qui a Roma. Sul mio comodino oggi ci sarà Arthur Miller, non vedo l’ora di aprire quella pellicola che ricopre il libro, sentire il profumo della



La corretta pronuncia, l’inflessione regionale e la possibilità di scelta
Molto spesso mi capita di ascoltare politici, giornalisti, professori, insegnanti, esperti di media e pubbliche relazioni che parlano in tv o alla radio e, interpellati, cercano di spiegare nel miglior modo possibile ciò che conoscono, cercano di trasmettere il loro



Essere presenti in scena e nella vita: “to be or not to be”
“To be or not to be. That is the question…” Sicuramente è la frase più celebre del Bardo, e spesso capita di sentirla e risentirla senza motivo o senza nervo, cosa che al buon Guglielmo farebbe venire il voltastomaco. Pochi



Una squadra di calcio e il senso del gruppo teatrale
Questa sera ho visto una partita di calcio, ma non una partita qualunque, bensì la finale di ritorno dei playoff di serie B Novara-Padova (“‘sti cazzi”,dirà qualcuno): chi vince approda in serie A. Ai più una partita di poca importanza,



Gli attori: la finzione, la recitazione, l’interpretazione
Ero dal dentista, pareti bianche, qualche quadro alle pareti, riviste e giornali sparse qua e là. Stavo ascoltando il mio Ipod quando è entrata una signora dai modi gentili, occhi chiari e un sorriso che metteva serenità. Mi saluta, smetto



Ehi, fai l’attore? Cosa vuol dire? Cos’è la recitazione?
Mi è stato chiesto oggi da una simpatica bimba di quattro anni che lavoro facevo. Le ho risposto che facevo l’attore. Prontamente mi ha chiesto che cosa fa un attore. Le ho detto…recita! Bene, non contenta mi ha domandato che