Gli attori sono persone del popolo o aristocratici?

Gli attori a che categoria, a che classe sociale appartengono? Gli avvocati, gli ingegneri, gli architetti li possiamo inserire all’interno di una categoria sociale, così i calzolai, fornai, i fruttivendoli etc. Un paio d’ore fa ne ho sentito parlare su un talk show made in USA.

L’idea di base è che gli attori, proprio perché attori, devono trascendere le classi sociali. Ma sono comunque dei lavoratori, ma non della working class, come la chiamano gli americani. Non fanno parte cioè della classe operaia. Ok, ci sta. Non lavorano sulle frese, ma sulle frasi (concedetemi il gioco di parole!). Sui testi, sulle parole e sui palcoscenici. Certo è che la stragrande maggioranza degli attori proviene da famiglie della media

borghesia o della classe media, come si preferisce chiamarla ora. E uno dei primi compiti degli attori, soprattutto all’inizio, è proprio quello di uscire dai pregiudizi e dalle formalismo tipico della classe media: es. “ah, fai l’attore? Bello…ma per vivere che fai?”, “Ah, hai deciso di fare l’attore, ma quando crescerai e sceglierai di mettere la testa a posto!?” Altri invece fanno parte della classe benestante, ma non si sentono costretti entro la rigidità di certi schemi upper class.

Gli attori, quindi, cercano di svincolarsi dal concetto di classe sociale. Bene, questo era il quadro iniziale. Successivamente alcuni hanno avanzato una tesi (sostenuta, a dire il vero, anche da Stella Adler): ossia che gli attori, se proprio si devono identificare con una classe, questa dovrebbe essere la classe aristocratica. Affermazione forte. Soprattutto in un momento storico in cui gli aristocratici non sono sempre visti (soprattutto in Italia) di buon occhio, anzi. “Oggi possiamo dire che ci sono persone altamente benestanti che si comportano come aristocratici, ma solo nelle spese. Hanno la forza del denaro dalla loro parte, ma non quel senso di vera libertà, di mente aperta, di profondo senso estetico che la reale aristocrazia europea dei secoli scorsi ha saputo interpretare”. In questo senso la stessa Stella Adler diceva che gli attori sono aristocratici: sono spiriti liberi, dalla mente aperta, con un profondo senso estetico.

L’ orologio batte l’ora…Ora vado a dormire, domattina mi devo svegliare presto. Parto. Continuerò il discorso non appena torno (cliccate per proseguire la lettura).

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