Una delle prime regole che ti insegnano appena inizi un corso di recitazione è che il teatro si fa con il corpo e non con il cervello. Verità assoluta e verità meravigliosa. Il teatro è corpo, e come tale un attore deve conoscere il suo, di corpo. Molte volte amici curiosi mi chiedono cosa si fa in Accademia d’Arte, cosa ti insegnano. Io posso dire che ti insegnano a conoscere il tuo corpo, ad analizzarlo, a migliorarlo. Il nostro corpo è uno strumento e come tale va conosciuto per poterlo migliorare. Questo ti insegnano, soprattutto all’inizio. Ed è fondamentale auto-osservarsi e osservare. Perché il teatro si fa con il corpo ed ogni movimento deve essere frutto di una scelta, non del mero caso. E con il corpo e le scelte un attore ha un
Per arrivare a queste meravigliose vette, però, manca ancora un elemento. Il corpo è qualcosa di visibile, che si può migliorare con la tecnica e l’abnegazione (fondamentale in una realtà, come quella italiana, che lascia poco spazio alla cultura e alla ricerca – non solo teatrale), ma non basta avere un corpo bello, flessibile, con una forte presenza scenica, se manca l’invisibile, ossia il mondo interiore.
E come coltivare il mondo interiore? Ci sono varie possibilità. Ognuno ha la sua modalità per amplificare e nutrire questo mondo. Ieri sera ero a cena con amici che non vedevo da tanto, amici dei tempi del Liceo. È stata una serata fantastica, unica, con all’interno tante emozioni che si sono mescolate e accavallate. Il mio compito è quello di custodire nella memoria questi ricordi, queste emozioni, tutto ciò che ieri mi ha riempito l’anima. È una gemma preziosa che prima o poi mi tornerà utile.
“Life is a long way to freedom” – N. Mandela
2 commenti su “Visibile, invisibile, gemme ed emozioni: il corpo dell’attore”
Un bel pensiero
Grazie, Fabio!!!